Giuseppe Iannozzi ha intervistato Chiara Perseghin, l’autrice di “Julian Assange: Nemico Pubblico Numero Uno“.
Ecco uno stralcio dell’intervista:
10) Quand’anche gli USA o un altro paese riuscissero a condannare Assange, dubito che WikiLeaks cadrebbe: i suoi sostenitori sono sparsi in tutto il mondo e così anche le informazioni che l’hacker ha distribuito.
Sono completamente d’accordo. In effetti già sta accadendo. Proprio in questi giorni WikiLeaks ha reso noto un gran numero di email – l’esclusiva per l’Italia è stata data all’Espresso – che dimostrerebbero il coinvolgimento dell’italiana Finmeccanica nel fornire un sistema di comunicazioni al regime di Bashar al-Assad e che l’assistenza dall’Italia è proseguita anche durante gli scontri. Come vedi, tutto continua e le notizie arrivano, inesorabili; difficile non essere informati.
Il testo integrale lo potete leggere qui.
